Adaptronics chiude un round da 3,15 milioni: Audit Quality cura la due diligence per l’operazione Deep Tech


TL;DR:
Il settore Deep Tech italiano continua a mostrare segnali di vitalità in controtendenza rispetto al calo generale degli investimenti VC registrato nel 2025. In questo scenario si inserisce l’operazione conclusa a novembre da Adaptronics, spin-off dell’Università di Bologna, che ha finalizzato un aumento di capitale da 3,15 milioni di euro. L’operazione non solo inietta liquidità in una delle realtà più promettenti della robotica avanzata, ma conferma il ruolo cruciale di una verifica finanziaria rigorosa nelle fasi di negoziazione.
Le operazioni su startup ad alto contenuto tecnologico richiedono un livello di analisi specifico, dove la valutazione degli asset immateriali e la solidità dei fondamentali devono essere certificate con precisione. È in questo contesto che il team di Audit Quality di Gruppo AQ è intervenuto, affiancando il lead investor nelle fasi delicate di verifica pre-closing.
Perché la tecnologia EAAL sta cambiando la robotica?
Il valore al centro dell’operazione risiede nella tecnologia proprietaria EAAL (Electro-Active Adhesive Layer). A differenza dei sistemi tradizionali pneumatici o meccanici, spesso ingombranti e rigidi, la soluzione sviluppata da Adaptronics utilizza forze elettrostatiche per generare una presa adesiva controllabile.
I vantaggi industriali sono misurabili:
- Efficienza energetica fino a 1.000 volte superiore rispetto ai gripper standard.
- Tempi di attivazione e rilascio inferiori a 10 millisecondi.
- Capacità di manipolare oggetti di forme e materiali diversi, con pesi fino a svariati chilogrammi.
Questa versatilità apre scenari applicativi immediati nel packaging e nella logistica, ma guarda soprattutto alla Space Economy. La capacità di operare nel vuoto rende questi sistemi ideali per la rimozione di detriti orbitali e la manutenzione dei satelliti, mercati in cui la precisione di presa è l’unica variabile che conta tra il successo e il fallimento di una missione.
Chi sono gli investitori e quale visione condividono?
Il round è stato guidato da 360 Capital, fondo di venture capital con una forte vocazione per l’innovazione industriale europea. All’investimento hanno partecipato anche Galaxia, il Polo di Trasferimento Tecnologico per l’Aerospazio nato su iniziativa di CDP Venture Capital, e Obloo Ventures, che aveva già scommesso sulla società nel round pre-seed del 2023.
L’ingresso di capitali istituzionali e specializzati servirà a potenziare la capacità produttiva e a strutturare l’espansione commerciale in Italia ed Europa. Per gli investitori, la sfida è supportare la transizione di Adaptronics da eccellenza di ricerca a player industriale capace di scalare. In operazioni di questa portata, dove il rischio tecnologico si somma a quello di mercato, la certezza sui dati finanziari di partenza diventa un asset strategico per chi investe.
Qual è stato il ruolo operativo di Gruppo AQ?
La complessità di un deal Deep Tech richiede partner tecnici capaci di “leggere” i numeri oltre il bilancio ordinario. Audit Quality, società di Gruppo AQ, ha supportato 360 Capital curando interamente la due diligence fiscale e contabile.
Il team guidato dal partner Vincenzo Romano, insieme a Francesco Brunacci, Luca Derosa e Flavio Staffa, ha analizzato la struttura finanziaria della target per mappare rischi e opportunità latenti. Questo tipo di intervento, tipico dei nostri servizi di Transaction Support, permette all’investitore di arrivare al closing con un quadro informativo trasparente, riducendo le asimmetrie informative tipiche delle fasi seed e early stage. L’attività si pone in continuità con altre operazioni recenti seguite da Gruppo AQ, come quelle per Navest e Tundr, dove la velocità di esecuzione della due diligence si è rivelata determinante per il rispetto delle timeline di investimento.
Quali prospettive per il Deep Tech italiano?
L’operazione Adaptronics è un segnale positivo per l’ecosistema. Dimostra che quando la ricerca accademica produce brevetti difendibili (come la tecnologia a film sottile EAAL), il capitale di rischio risponde presente. Tuttavia, il passaggio dal laboratorio alla fabbrica resta critico: le startup devono dotarsi presto di strutture amministrative solide per reggere l’urto della crescita.
Per i fondatori Lorenzo Agostini, Camilla Conti e Rocco Vertechy, la sfida ora si sposta sull’execution industriale. Per gli investitori e per i partner come Gruppo AQ che li affiancano, l’obiettivo rimane quello di costruire infrastrutture finanziarie e di governance capaci di sostenere questa accelerazione senza intoppi.
In breve
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FAQ
- Che cos’è la tecnologia EAAL di Adaptronics?
È una tecnologia proprietaria che sfrutta forze elettrostatiche per far aderire e manipolare oggetti di qualsiasi materiale, riducendo consumi e ingombri rispetto alle pinze meccaniche.
- Qual è stato il ruolo di Gruppo AQ nell’operazione?
Attraverso la società Audit Quality, Gruppo AQ ha svolto la due diligence fiscale e contabile per conto del fondo 360 Capital, verificando la correttezza dei dati finanziari prima dell’investimento.
- Chi sono gli investitori nel round da 3,15 milioni?
Il round è stato guidato da 360 Capital, con la partecipazione del Polo Galaxia (CDP Venture Capital e Obloo Ventures) e il reinvestimento di Obloo Ventures.
- In quali settori verrà applicata la tecnologia?
I settori principali sono l’automazione industriale (packaging, logistica) e l’aerospazio, in particolare per la manutenzione dei satelliti in orbita.
- Perché è necessaria una due diligence per una startup?
Serve a proteggere l’investitore verificando che non ci siano passività nascoste, rischi fiscali o irregolarità contabili che potrebbero compromettere il valore futuro della società.
- Cosa si intende per Deep Tech?
Si riferisce a startup basate su scoperte scientifiche tangibili o innovazioni ingegneristiche significative, che richiedono lunghi tempi di sviluppo e ingenti capitali iniziali.





