Tax credit startup: la guida completa per acceleratori e investitori

Sostenere la crescita di una startup innovativa richiede visione e strategia, ma anche la capacità di cogliere le opportunità concrete che la normativa mette a disposizione. Gli incentivi fiscali, come il tax credit, non sono solo un’agevolazione, ma una leva strategica che può fare la differenza nel percorso di un’impresa.

Capire come funzionano questi strumenti, chi può beneficiarne e quali sono i passi da compiere è fondamentale per trasformare un’opportunità in un vantaggio competitivo reale. Con questo obiettivo, abbiamo preparato una guida chiara e pragmatica per orientarsi tra i requisiti e le procedure, e per sfruttare al meglio i vantaggi offerti a chi investe e a chi fa innovazione.


Il quadro normativo di riferimento

Il sostegno all’ecosistema delle startup in Italia si fonda su un solido quadro legislativo, recentemente potenziato per stimolare ulteriormente l’innovazione. Le normative chiave, come le Leggi 193/2024 e 162/2024, definiscono i contorni degli incentivi, introducendo strumenti mirati a facilitare l’incontro tra capitale e idee imprenditoriali. Uno degli elementi più significativi di questa architettura è l’introduzione della figura dell’acceleratore certificato, un soggetto qualificato che svolge un ruolo cruciale nel selezionare e supportare le startup più promettenti, garantendo standard qualitativi elevati e fungendo da catalizzatore per gli investimenti. Queste leggi si inseriscono in una strategia più ampia, sostenuta anche dai fondi del PNRR, che punta a rendere l’Italia un hub competitivo per l’innovazione, capace di attrarre talenti e risorse finanziarie.


Chi sono i beneficiari del tax credit

Il tax credit per gli investimenti in startup è stato pensato per una platea ben definita di soggetti, con l’obiettivo di stimolare sia l’offerta di servizi qualificati sia l’iniezione di capitali privati.

Possono beneficiare dell’agevolazione gli acceleratori certificati, ovvero quelle strutture che hanno ottenuto un riconoscimento formale per la loro capacità di supportare la crescita delle startup. Per essere certificati, questi soggetti devono dimostrare di possedere requisiti specifici in termini di competenze, network e risultati ottenuti, agendo come un sigillo di garanzia per l’intero ecosistema.

Accanto agli acceleratori, il beneficio si estende agli investitori, che rappresentano il motore finanziario dell’innovazione. La misura è accessibile sia alle persone fisiche sia alle persone giuridiche che decidono di investire direttamente nel capitale di rischio delle startup innovative. Questo duplice canale permette di mobilitare un’ampia gamma di risorse, dagli investimenti individuali dei business angel fino a quelli più strutturati di fondi e corporate, creando un ambiente fertile per lo sviluppo di nuove imprese.


Come funziona il tax credit per le startup

Il meccanismo del tax credit è stato strutturato per essere un incentivo concreto e misurabile per chi investe in startup innovative. L’agevolazione consiste in un credito d’imposta pari all’8% dell’investimento effettuato. Per garantire un’equa distribuzione delle risorse e un impatto diffuso, sono stati stabiliti dei limiti precisi. Ciascun investitore, sia esso persona fisica o giuridica, può beneficiare di un credito massimo annuale di 40.000 euro.

Parallelamente, per ogni singola startup innovativa, l’ammontare complessivo degli investimenti agevolabili non può superare i 500.000 euro all’anno. Gli investimenti che danno diritto al credito d’imposta devono consistere in conferimenti in denaro iscritti all’interno del capitale sociale e della riserva da sovrapprezzo delle azioni o quote. È fondamentale che tali investimenti siano mantenuti per un periodo minimo di tre anni, per assicurare un supporto stabile e a lungo termine alla crescita della startup.


La procedura per accedere al beneficio

Per accedere al tax credit, è necessario seguire una procedura strutturata che garantisca la trasparenza e la corretta allocazione dei fondi. Il processo inizia con la presentazione di un’istanza preventiva da parte della startup o dell’acceleratore all’Agenzia delle Entrate, che deve contenere tutta la documentazione necessaria a descrivere il progetto di investimento.

Una volta verificata la completezza della domanda, l’Agenzia comunica i dati all’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), che ha il compito di valutare la coerenza del progetto con le finalità delle normative. Successivamente, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, emana un decreto attuativo che definisce le modalità operative e i termini per la fruizione del credito. È un percorso che richiede attenzione ai dettagli e una documentazione impeccabile, elementi essenziali per assicurarsi che la richiesta vada a buon fine e per trasformare l’opportunità normativa in un vantaggio concreto.


Conclusioni: come Gruppo AQ può supportarti

Navigare il complesso mondo degli incentivi fiscali richiede competenza, visione strategica e un partner affidabile al proprio fianco. Le opportunità introdotte dalle nuove normative per le startup innovative sono significative, ma per coglierle appieno è fondamentale un approccio meticoloso e multidisciplinare. In questo scenario, Gruppo AQ si pone come il partner strategico ideale per trasformare le sfide normative in concrete opportunità di crescita.

La nostra forza risiede nella sinergia tra diverse aree di specializzazione. Con AQ TAX, offriamo una consulenza fiscale e societaria su misura, supportando startup e investitori nella corretta interpretazione delle normative e nell’ottimizzazione del carico fiscale. Il nostro team di Audit Quality garantisce la trasparenza e l’affidabilità dei dati contabili, un aspetto cruciale per la preparazione di business plan solidi e per le attività di due diligence. Attraverso AQ Transaction, affianchiamo le imprese in tutte le fasi delle operazioni straordinarie, dalla valutazione d’azienda alla ricerca di capitali, assicurando che ogni scelta strategica sia supportata da analisi finanziarie rigorose. Infine, con il nostro veicolo di investimento Nostrum, non ci limitiamo a fornire consulenza, ma investiamo direttamente in startup e PMI ad alto potenziale, credendo nell’innovazione come motore di sviluppo. Scegliere Gruppo AQ significa affidarsi a un ecosistema di competenze integrate, capace di accompagnare la tua impresa in ogni fase del suo percorso, dalla certificazione come startup innovativa fino al consolidamento sul mercato globale.


Lo sapevi che…?

  • Il “certificato di acceleratore” è una novità introdotta dalla Legge 193/2024 per qualificare gli operatori che supportano le startup, garantendo standard di qualità e affidabilità.
  • Gli investimenti agevolabili devono essere mantenuti per un periodo minimo di tre anni per non perdere il beneficio fiscale, incentivando così un supporto a lungo termine.
  • Il PNRR destina una parte significativa delle sue risorse al potenziamento dell’ecosistema dell’innovazione, di cui queste misure fiscali sono una componente fondamentale.
  • Le startup innovative beneficiano anche di altre agevolazioni, come l’accesso semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI e deroghe al diritto societario ordinario.
  • La procedura di richiesta del tax credit è interamente telematica, per garantire rapidità e tracciabilità del processo.
  • Il limite di 500.000 euro di investimenti agevolabili per startup è pensato per concentrare le risorse su progetti con un alto potenziale di crescita.

FAQ

  • Chi può richiedere il tax credit? Il credito d’imposta può essere richiesto sia dagli acceleratori certificati sia dagli investitori (persone fisiche e giuridiche) che effettuano conferimenti in denaro in startup innovative.
  • Qual è l’importo massimo del credito d’imposta? L’investitore può beneficiare di un credito massimo di 40.000 euro all’anno, corrispondente all’8% di un investimento massimo di 500.000 euro.
  • Quali investimenti sono ammissibili? Sono ammissibili i conferimenti in denaro per l’acquisizione di capitale sociale (azioni o quote) di startup innovative.
  • Cosa si intende per “acceleratore certificato”? È un soggetto che ha ottenuto una certificazione formale dal Ministero dello Sviluppo Economico, attestante il possesso di specifici requisiti di competenza e affidabilità nel supportare le startup.
  • È necessario presentare una documentazione specifica? Sì, è richiesta la presentazione di un’istanza preventiva all’Agenzia delle Entrate, corredata da un business plan dettagliato e da tutta la documentazione che attesti la validità del progetto di investimento.
  • Cosa succede se l’investimento viene dismesso prima dei tre anni? In caso di cessione delle quote prima del termine minimo di tre anni, l’investitore decade dal beneficio fiscale ed è tenuto alla restituzione del credito d’imposta fruito, maggiorato degli interessi.

Fonti

  • Legge 21 giugno 2024, n. 193
  • Decreto-Legge 15 maggio 2024, n. 162
  • Ministero dell’Economia e delle Finanze – Sezione Incentivi
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